Procedura
Qualsiasi decisione presa dall’ARP deve rispettare delle regole procedurali. Questa procedura segue uno svolgimento chiaramente definito: prima di prendere una decisione, l’ARP deve istruire la causa e ascoltare la persona interessata. Le varie fasi sono spiegate qui di seguito.
È utile sapere come si svolge questa procedura. Questo permette di prepararsi in modo ottimale, cosa che migliora la collaborazione con l’ARP.
«Siamo l’ARP/l’APMA» (Direzione della giustizia e dell’interno del Canton Zurigo) (Il video è disponibile unicamente in tedesco).
Avviso o segnalazione
Quando?
Inoltrare un avviso o una segnalazione di situazione di bisogno all’ARP è un atto che non va mai compiuto con leggerezza. Questo intervento è indicato quando un minore è trascurato o presenta segni di violenza fisica o psicologica. Analogamente, un avviso è giustificato quando un adulto presenta segni di negligenza o ha bisogno di aiuto.
Perché?
La segnalazione obbliga l’ARP ad effettuare accertamenti sulla situazione. Nel migliore dei casi, si può evitare una messa in pericolo immediata o per lo meno migliorare la situazione del minore o dell’adulto. Se non c’è motivo di preoccupazione, l’ARP non interviene.
Chi?
In linea di principio, chiunque può segnalare una messa in pericolo. Nella maggior parte dei casi sono però i genitori, i familiari, i parenti stretti, gli amici, i vicini o altre persone in contatto regolarmente con il minore, la famiglia o lo stesso adulto vulnerabile a decidere di compiere questa scelta.
Come?
Si può avvisare l’ARP per iscritto, per telefono o di persona.
Cosa?
La presunta messa in pericolo dev’essere spiegata dalla persona che la segnala. È importante descrivere le circostanze e gli eventi nel modo più oggettivo possibile. I giudizi di valore personali sono da evitare. Si tratta di un punto essenziale, in quanto l’ARP deve proteggere minori e adulti, senza pregiudizi.
Dove?
L’avviso è trasmesso all’ARP del luogo di domicilio del minore in questione o dell’adulto che ha bisogno di aiuto. Se, per esempio, un minore vive a Bienne, è competente l’ARP di questa città. (–> Trovare l-ARP/APMA)
Informazione importante
L’ARP deve avviare un’istruzione su tutti gli avvisi ricevuti. Quando una persona vuole deliberatamente nuocere ad un’altra persona segnalando la sua situazione, può essere punita penalmente. La persona che ha inoltrato l’avviso all’autorità non ha il diritto di essere informata sull’andamento dell’istruzione e sulla decisione dell’ARP. Questa scelta viene fatta per proteggere la persona interessata o la sua famiglia.
Accertamento
La fase successiva della procedura è l’accertamento. Durante questa fase, l’ARP valuta se sussiste una minaccia nei confronti del minore o dell’adulto. La persona interessata viene sempre ascoltata per prima. È anche importante per l’ARP parlare con l’entourage della persona interessata, che conoscendola bene sa se ha bisogno di aiuto. L’ARP contatta anche le professioniste e i professionisti che conoscono bene la persona interessata, come l’insegnante o il medico di famiglia. Nei casi di una presunta negligenza ai danni di una persona anziana, l’ARP può per esempio farle visita per effettuare accertamenti sulla situazione. L’ARP può svolgere lei stessa gli accertamenti o affidarli a un servizio terzo (per esempio, il servizio sociale comunale). Questa fase dell’accertamento può durare da 3 a 6 mesi. In caso d’emergenza, l’ARP può ordinare delle misure cosiddette provvisorie.
Informazione importante
È possibile rivolgersi a un’avvocata o un avvocato durante la procedura d’accertamento. Se necessario, è anche possibile richiedere un’assistenza legale gratuita. L’ARP può anche nominare un avvocato per rappresentare il minore.
Audizione
È importante dare voce alle persone interessate. Queste ultime hanno il diritto di essere ascoltate e coinvolte.
Sono già state interpellate durante l’accertamento, ma soprattutto durante l’audizione. Prima di prendere una decisione, l’ARP invita l’adulto interessato a un’audizione, per permettergli di descrivere la sua situazione e di spiegare il suo punto di vista. Per quanto riguarda le misure di protezione del minore, i genitori sono invitati all’audizione. Anche il minore dev’essere sentito se ha almeno sei anni.
È peraltro possibile essere accompagnati da una persona di fiducia durante le audizioni per essere rassicurati e beneficiare di un sostegno adeguato. In ogni caso, l’audizione consente all’ARP di farsi un’idea d’insieme della situazione e, se necessario, di proporre delle misure. Le persone interessate possono prendere posizione nei confronti dell’accertamento e della misura proposta
Come può aiutarmi il centro di consulenza KESCHA?
Guido Fluri risponde a questa e altre domande. Il video è disponibile unicamente in tedesco.
Decisione
Gli accertamenti e le audizioni sono susseguiti da una decisione. Se non sussiste (più) un pericolo, non è necessario adottare nessuna misura e le eventuali misure cautelari vengono revocate. Tuttavia, se il pericolo è confermato e se nessun altro supporto è in grado di scongiurarlo, si ordinano le misure appropriate. Ancora una volta, l’obiettivo principale è garantire la protezione della persona vulnerabile in questione. Nella stragrande maggioranza dei casi, le persone in questione e l’ARP giungono ad un accordo. In caso di disaccordo con la decisione dell’ARP, è tuttavia possibile contestarla davanti al tribunale cantonale competente (cfr. sotto).
Ricorso possibile
La persona interessata può ricorrere contro la decisione dell’ARP. In tal caso, la decisione dell’ARP viene esaminata da un tribunale. Questa procedura può richiedere tempo. In casi urgenti, l’ARP può quindi ordinare l’attuazione delle misure anche in presenza di un ricorso (il cosiddetto ritiro dell’effetto sospensivo). È possibile presentare un ricorso anche contro questa decisione.
Si raccomanda alle persone interessate di consultare un organismo indipendente come il KESCHA prima di presentare un ricorso. Quest’ultimo fornirà informazioni, in particolare sui costi di tale procedura. Inoltre, il servizio di consulenza può valutare e esporre le possibilità di un riesame.
In che modo le Autorità di protezione rispondono meglio ai bisogni che le precedenti autorità tutorie?
Corinne Strebel risponde a questa e altre domande. Il video è disponibile unicamente in tedesco.
Attuazione
Le misure ordinate dall’ARP vengono poi attuate. Nella maggior parte dei casi, si nomina una curatrice o un curatore per gestire gli affari in questione e fungere da interlocutore per la persona vulnerabile e i terzi. Ogni 1-2 anni, la curatrice o il curatore inoltra all’ARP un rapporto sugli obiettivi raggiunti e sulle future esigenze di assistenza. Può inoltre proporre l’adeguamento o la revoca della curatela. In caso di gestione dei redditi e/o del patrimonio, la curatrice o il curatore deve fornire un rendiconto preciso del proprio operato e presentare la contabilità che sottoporrà all’ARP, affinché quest’ultima possa effettuare le verifiche del caso. Le misure durano per il tempo necessario. La persona interessata può richiedere la revoca della misura in qualsiasi momento. In tal caso, l’ARP deve esaminare la richiesta ed emettere una decisione contro la quale può nuovamente essere presentato un ricorso.